Apple iPad: Il prossimo acquisto tecnologico? Forse.

Ieri, prima dell’evento Apple per presentare il nuovo iPad, scrivevo su Twitter: “I don’t want a bigger iPhone: the Apple Tablet will be different!”.

In effetti è un aggeggio molto accattivante che potrebbe riempire i buchi in cui l’iPhone non basta e il portatile (che nel mio caso è un 17”) è troppo pesante/scomodo/che non vale la pena accendere/etc.

La mia idea è che l’iPad riesca a sostituire completamente il computer per tutto ciò che esula dall’utilizzo di applicazioni “non standard”: ambienti di sviluppo per programmatori, software CAD per architetti e così via. In questo le applicazioni web, molte di quelle già presenti nell’AppStore per iPhone e le future sviluppate appositamente per iPad aiuteranno molto…

Trovo anche parecchio interessante l’applicazione iBooks, che potrebbe sostituire nella forma un Kindle (ho pensato più volte di comprarlo ma non mi ha mai convinto troppo l’idea di avere un solo device per leggere libri) anche se uno schermo e-ink potrebbe fare una forte differenza nella lettura prolungata…

Visto il suo prezzo concorrenziale sarò molto tentato di acquistarlo ma la cosa però che spero sarà possibile – anche se attualmente non ne vedo menzione – è la possibilità di sfruttare la connessione 3G (almeno) dell’iPhone, magari attraverso il tethering già utilizzato per condividere la connessione con il computer! La sola possibilità di connettersi in WiFi mi sembra troppo riduttiva per un utilizzo al di fuori del casalingo e acquistare la versione WiFi+3G lo trovo davvero inutile se si ha già uno smartphone in grado di condividere la sua connessione…per non dire che significherebbe piegarsi forse un po’ troppo ai dettami del marketing Apple.

Essere una Mela

Sfortunatamente la concorrenza nel settore dell’informazione è spesso basata sul prezzo perchè c’è molta ignoranza sugli argomenti trattati. Non mi sto riferendo alla sola parte strettamente tecnologica ma anche a tutto il resto che gira intorno ai progetti Internet (grafica, online marketing, comunicazione, etc.).

I macro-problemi sono due. Da una parte c’è una tipologia di utenti che non capendo la differenza nella sostanza tra più proposte, si basano sull’unica cosa che possono valutare: il prezzo; dall’altra ci sono dei “ribassisti” che, forti del fatto che per fare questo mestiere può bastare un computer, una connessione ad Internet (E POCO ALTRO), accettano qualunque proposta.

Inutile parlare del tipo di lavori prodotti attraverso questo circolo vizioso, dove spesso il cliente è obbligato – una volta capita la lezione – a farsi rifare tutto o (peggio) far correggere i problemi da qualcun altro…

L’importante nella consulenza in questo settore quindi, è crearsi una propria nicchia di mercato. Che sia verso le grandi aziende, le PMI, i liberi professionisti o i privati, bisogna trovare chi riesce ad apprezzare il proprio lavoro indipendentemente dal prezzo (basso o alto che sia), perchè solo voi sapete insegnare/spiegare/fare quella cosa  in quel modo o offrire quel prodotto con quelle particolari ed originali caratteristiche. Così come la Apple riesce a vendere i suoi prodotti al doppio degli altri sul mercato che però sono imparagonabili, perchè chi compra Apple lo fa  apprezzando il design, la solidità dell’hardware, la robustezza del software, l’attenzione ai dettagli, etc. e il prezzo passa in secondo piano…

P.S.: Quello della Apple è un esempio da prendere (con le pinze) per quello che è. Ovviamente non esiste paragone tra il marketing che può fare la casa di Cupertino e quello che può fare una piccola azienda o un libero professionista 🙂

P.P.S.: Mentre scrivevo ho visto questo post che mi sembrava utile linkare come testimonianza di una di queste situazioni…

Reblog this post [with Zemanta]