Pillole di startupping #1

Ho pensato di condividere alcune idee che ritengo interessanti su come approcciare, mentalmente e praticamente, l’avvio di una startup (principalmente tech/web/mobile).

Andando contro la mia indole, che tende a schematizzare ogni cosa, ho pensato di scrivere brevi post in una sorta di “rubrica” in cui raccogliere i diversi spunti in modo non ordinato…Confesso che scriverò queste cose principalmente come promemoria per me stesso! 🙂

  • Non contano le idee, ciò che conta è la loro realizzazione
  • Seguite il Cult Of Done Manifesto. Fate come me ed Alberto e stampatevene una copia di fianco alla vostra scrivania…
  • E’ giusto fare un business plan, magari a 5 anni. E’ un esercizio utilissimo e fondamentale ma i fatti sono altro: sviluppate il prototipo della vostra idea ASAP.
  • Usate il Pomodoro (o la mia tecnica mista GTD + Pomodoro) non solo per lo sviluppo ma anche per la gestione delle altre attività quotidiane. Vi sarà utile sia per avere una visione d’insieme che per misurare nel dettaglio dove state andando, il tempo che ci mettete e dove ci sono gli eventuali sprechi
  • Usate Basecamp, Google Sites, Docs e/o qualunque altro sistema che possa agevolare e facilitare lo scambio di informazioni online tra chi partecipa al progetto insieme a voi
  • Preferite una breve e puntuale call su Skype o qualunque altro sistema di videochiamata con i vostri soci/collaboratori piuttosto che una pesante e inutile riunione di un giorno…non c’è tempo!
  • Parlando con qualunque interlocutore (soci, collaboratori, investitori, etc.) andate sempre dritti al sodo e niente giri di parole…non c’è tempo!
  • Si inizia con la passione e si continua con i soldi
  • Corollario del punto precedente: andate dagli investitori con una beta, prototipo o qualunque altra cosa che dimostri la vostra “passione” nel progetto e le vostre capacità di realizzarlo, poi i soldi (forse) arriveranno… 🙂
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Heroku e l’addio al sistemista

Premessa: questo post tratta un argomento un po’ tecnico anche se cercherò di scrivere in linguaggio comprensibile a tutti.

Heroku è una piattaforma multi-tenant di hosting basato su cloud computing (in particolare si appoggia ad Amazon EC2) per qualunque applicazione sviluppata in Ruby (quindi supporta non solo Ruby On Rails ma anche Sinatra, Merb, etc.). Maggiori dettagli li trovate qui.

La cosa interessante è che Heroku nasconde diverse complessità che altrimenti bisognerebbe considerare quando arriva il momento di pubblicare in produzione un servizio web. Il titolo del post è volutamente provocatorio per indicare l’assenza della necessità di supporto sistemistico durante il deploy di un’applicazione su Heroku: può essere effettuato tutto in modo sicuro e “programmatico” attraverso dei semplici script Ruby.

Questo a mio avviso chiude il cerchio colmando il gap dei sistemi di cloud computing che agiscono ad un livello più basso (come Amazon EC2) e che forniscono quindi infrastrutture di base – i.e.: la virtualizzazione dell’hardware – lasciando all’utente la gestione dei sistemi, che ovviamente può consentire una maggiore flessibilità ma in alcuni casi può anche essere un freno.

Le caratteristiche più interessanti comprese nel “pacchetto” Heroku sono:

  • Possibilità di scalare “on demand” con un click (utile anche per gestire picchi di traffico momentanei)
  • “Instant deployment”
  • Add-ons: funzionalità aggiuntive come Amazon RDS for MySQL, supporto nativo per Memcached e WebSolr (ovvero server integrati nella piattaforma utilizzabili come servizi da non dover gestire), domini custom, etc.
  • Architettura multi-tenant robusta e sicura
  • Ottima infrastruttura sottostante (Amazon EC2, come detto sopra)

I prezzi dato il servizio non sono stratosferici e c’è anche una versione free.

Se usate Ruby il mio consiglio è di provarlo, soprattutto se siete una startup: potrebbe essere la piattaforma in grado di far andare la vostra applicazione online…prima, meglio ed abbattendo i costi!

Altri servizi interessanti da prendere in considerazione (anche se meno innovativi di Heroku nel deploy) sono: EngineYard (solo per Ruby) e RackSpace Cloud (per PHP, ASP, .NET, JEE).

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3 dicembre 2009: UXConference a Lugano

Non scrivo da un po’ e l’invito ricevuto per partecipare alla UXConference mi sembra un ottimo motivo per due righe nel blog (ne ha parlato anche Alberto qui).

E’ una conferenza che tratterà tematiche non esclusivamente tecnologiche ma comunque legate ad innovazione ed user experience, ovvero tutti i temi che SketchIn – la società organizzatrice dell’evento – conosce molto bene ma non mancheranno interessanti speaker esperti nei diversi settori di competenza. Ci sarà da divertirsi! 😉

Se siete curiosi e volete entrare maggiormente nel merito, ecco i link alla presentazione ed al programma della giornata.

Io ci sarò. Ci vediamo/conosciamo alla UXConference il 3 dicembre? 🙂

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