Cupano, Brunello di Montalcino 2002Cupano, Brunello di Montalcino 2002

Quest’anno sono stato a Vinitaly con Valerio. E’ la seconda volta che vado a questa fiera, la prima è stata l’anno scorso, ma quest’anno potevo presentarmi come locanda, non come privato e c’è una certa differenza nel trattamento che si ha durante le degustazioni! 🙂

aziendaTra i tanti vini che avevamo selezionato a priori per la degustazione, uno in particolare che mi ha colpito al cuore è il Brunello di Montalcino 2002 della cantina Cupano, una piccola azienda agricola (ovviamente) situata nelle colline di Montalcino.

Fanno agricoltura biologica e degustando i loro vini si comprende chiaramente la passione che mettono in tutte le varie fasi: dalla cura delle vigne, alla selezione, fino alla vinificazione delle uve e la maturazione successiva in barrique.

 
brunello-di-montalcinoIl Brunello di Montalcino 2002, è un vino che lascia il segno, uno dei migliori Brunello che abbia mai degustato: è intenso ed ampio, colpisce subito tutti i sensi, i profumi secondari e terziari sono ben distinti ed allo stesso tempo perfettamente amalgamati tra loro: l’affinamento in botte dona delle note elegantissime di caffè espresso e liquirizia pur restando molto nitido il frutto rosso maturo e fiore di sottofondo.
Anche al gusto viene tutto confermato donando altre piacevoli sensazioni retronasali.

E’ fine, elegante, persistente, intenso e di perfetta armonia. E’ anche un vino vero e “duraturo” (potete lasciare la bottiglia aperta un po’ di giorni senza intaccarne la qualità), segno dell’agricoltura biologica.
E’ un vino pronto/maturo, il che significa che non ha ancora raggiunto il suo apice massimo e potrà migliorare ulteriormente tra qualche anno!

E’ un po’ costoso e si fa fatica a trovarlo in giro ma una buona enoteca degna di questo nome non può non averlo e se volete potete sempre andare direttamente in cantina, i proprietari sono molto simpatici e cordiali! Questo Brunello è uno di quei vini che va provato almeno una volta nella vita! 😉

Ho degustato anche il Brunello di Montalcino 2004 ed è senz’altro meritevole anche quello, vino che senza ombra di dubbio migliorerà nei prossimi anni di affinamento in bottiglia.

 

 

 

 

Reblog this post [with Zemanta]

Fastweb: servizio clienti permaloso

Premessa: ho ricevuto per tutta la settimana una telefonata ogni giorno alle 14 da una signorina del servizio clienti Fastweb per valutare un’offerta commerciale estremamente vantaggiosa riguardo alla linea della mia locanda. Le ho spiegato che ne avrei parlato con i miei soci anticipandole che sarebbe stato difficile accettare per un motivo che vi lascio intuire più avanti.

Oggi l’ultima chiamata.

Signorina: buongiorno, sono della direzione commerciale Fastweb (ndr: quindi non call center), nei giorni scorsi è stato chiamato da una mia collega per valutare un’offerta…ha deciso?

Io: si, finalmente sono riuscito a parlarne con i miei soci e abbiamo deciso di non accettarla

Signorina: Ah…e come mai? Le posso chiedere la motivazione?

Io: io e i miei soci abbiamo valutato che è troppo rischioso. Per la linea ADSL ci siamo rivolti a voi durante l’apertura della nostra attività e ci avete fatto credere per 4 mesi di riuscire ad attivarla. E’ stato un disservizio non da poco perchè abbiamo dovuto aprire l’attività senza numero telefonico e alla fine siamo ovviamente passati a Telecom che ha attivato tutto in meno di due settimane.

Signorina: ah ma le zone non sono tutte uguali…Se è rimasto scontento per un altro numero non significa che accadrà lo stesso su questo

Io: sto parlando della stessa identica linea, infatti avevo scelto voi perchè a Bologna – per la mia linea di casa – non ho avuto assolutamente problemi…

Signorina: ma quanto tempo fa è successo questo problema di attivazione?

Io: circa un anno fa

Signorina: le cose cambiano! E’ passato del tempo, ora non ci sono problemi, magari all’epoca non si poteva attivare, invece ora si!

Io: spero di no perchè è stato garantito prima dal commerciale (ndr: e come potrebbe essere altrimenti ;)) e poi dai diversi operatori del servizio clienti (30? 40?) che ho sentito a giorni alterni durante quegli splendidi mesi che ogni giorno mi garantivano la chiamata di un tecnico per l’attivazione entro i due giorni successivi. Le preciso che ancora oggi non ho capito quale fosse il problema e che non ci ha mai chiamato nessuno da Fastweb per motivare la cosa o scusarsi

Signorina: quindi lei non si fida di me? Mi sta dando della bugiarda?

Io: assolutamente no, non ho sfiducia in lei, al limite nell’azienda e visto che ora non ho problemi non vorrei andarmene a cercare di nuovi!

Signorina: se lei è malfidato non ho nulla da aggiungere, è stato gentilissimo lo stesso

Io: io si

A Fastweb i miei complimenti per aver conquistato così tanto una dipendente da farla sentire di essere “l’azienda”!Premessa: ho ricevuto per tutta la settimana una telefonata ogni giorno alle 14 da una signorina del servizio clienti Fastweb per valutare un’offerta commerciale estremamente vantaggiosa nella linea della mia locanda. Le ho spiegato che ne avrei parlato con i miei soci anticipandole che sarebbe stato difficile accettare per un motivo che vi lascio intuire più avanti.

Oggi l’ultima chiamata.

Signorina: buongiorno, sono della direzione commerciale Fastweb (ndr: quindi non call center ma una vera “tosta”), nei giorni scorsi è stato chiamato da una mia collega per valutare un’offerta…ha deciso?

Io: si, finalmente sono riuscito a parlarne con i miei soci e abbiamo deciso di non accettarla

Signorina: Ah…e come mai? Le posso chiedere la motivazione?

Io: io e i miei soci abbiamo valutato che è troppo rischioso. Per la linea ADSL ci siamo rivolti a voi durante l’apertura della nostra attività e ci avete fatto credere per 4 mesi di riuscire ad attivarla. E’ stato un disservizio non da poco perchè abbiamo dovuto aprire l’attività senza numero telefonico e alla fine siamo ovviamente passati a Telecom che ha attivato tutto in meno di due settimane.

Signorina: ah ma le zone non sono tutte uguali…Se è rimasto scontento per un altro numero non significa che accadrà lo stesso su questo

Io: sto parlando della stessa identica linea, infatti avevo scelto voi perchè a Bologna – per la mia linea di casa – non ho avuto assolutamente problemi…

Signorina: ma quanto tempo fa è successo questo problema di attivazione?

Io: circa un anno fa

Signorina: le cose cambiano! E’ passato del tempo, ora non ci sono problemi, magari all’epoca non si poteva attivare, invece ora si!

Io: spero di no perchè è stato garantito prima dal commerciale (ndr: e come potrebbe essere altrimenti ;)) e poi dai diversi operatori del servizio clienti (30? 40?) che ho sentito a giorni alterni durante quegli splendidi mesi che ogni giorno mi garantivano la chiamata di un tecnico per l’attivazione entro i due giorni successivi. Le preciso che ancora oggi non ho capito quale fosse il problema e che non ci ha mai chiamato nessuno da Fastweb per motivare la cosa o scusarsi

Signorina: quindi lei non si fida di me? Mi sta dando della bugiarda?

Io: assolutamente no, non ho sfiducia in lei ma nell’azienda e visto che ora non ho problemi non vorrei andarmene a cercare di nuovi!

Signorina: se lei è malfidato non ho nulla da aggiungere, è stato gentilissimo lo stesso

Io: io si

Organizzarsi è bene, con gli strumenti giusti è meglioOrganizzarsi è bene, con gli strumenti giusti è meglio

Al crescere dei progetti professionali e personali, delle e-mail, delle persone con cui restare in contatto e – banalmente – di tutte le cose da fare e le varie scadenze da non mancare, è sempre più difficile riuscire a portare tutto a termine, bene e in tempo; in particolare se non si ha un valido metodo per organizzarsi.

Io uso già da un po’ il sistema GTD di David Allen, diventato abbastanza famoso negli ultimi anni e devo dire di averne tratto molti benefici. Parlerò in altri post dei diversi aspetti interessanti di questo metodo piuttosto semplice da comprendere ed applicare e se usato con attenzione può essere molto potente e risolutivo.

Oggi volevo semplicemente segnalare uno strumento interessante che ho scoperto recentemente: si chiama Evernote e serve per la gestione di note (testo, audio ed immagini) tramite tool che si possono installare su PC, Mac, Linux ed iPhone e ovviamente anche tramite un’interfaccia Web (precondizione necessaria e sufficiente per essere scelto da me :)). Nel mio caso sto utilizzando Evernote per gestire tutto il flusso della metodologia GTD ma potete ovviamente farne l’uso che vi sembra più appropriato.

In precedenza ho utilizzato Google Notebook e Zoho Notebook. Il primo è sicuramente un ottimo prodotto ma non è più supportato da Google mentre il secondo è meno intuitivo e manca di una funzionalità fondamentale: la ricerca!

Per concludere: con Evernote posso lavorare sulle mie note sia sul PC che sul Mac tramite un’applicazione molto immediata. Se sono in giro posso controllare ed aggiornare ogni cosa via web ed ho accesso ai dati anche dal mio iPhone. Tutto viene automaticamente sincronizzato da Evernote online in modo da avere sempre dati in tempo (quasi) reale sui diversi device.

Reblog this post [with Zemanta]

Al crescere dei progetti professionali e personali, delle e-mail, delle persone con cui restare in contatto e – banalmente – delle cose da fare e delle varie scadenze da non mancare, è sempre più difficile riuscire a portare tutto a termine, bene e in tempo; in particolare se non si ha un valido metodo per organizzarsi.

Io uso già da un po’ il sistema GTD di David Allen, diventato abbastanza famoso negli ultimi anni e devo dire di averne tratto molti benefici. Parlerò in altri post dei diversi aspetti interessanti di questo metodo piuttosto semplice da comprendere ed applicare e se usato con attenzione può essere molto potente e risolutivo.

Oggi volevo semplicemente segnalare uno strumento molto utile che ho scoperto recentemente: si chiama Evernote e serve per la gestione di note (testo, audio ed immagini) tramite tool che si possono installare su PC, Mac, Linux ed iPhone e ovviamente anche tramite un’interfaccia Web (precondizione necessaria e sufficiente per essere scelto da me :)). Nel mio caso sto utilizzando Evernote per gestire tutto il flusso della metodologia GTD ma potete ovviamente farne l’uso che vi sembra più appropriato.

In precedenza ho utilizzato Google Notebook e Zoho Notebook. Il primo è sicuramente un ottimo prodotto ma non è più supportato da Google mentre il secondo è meno intuitivo e manca di una funzionalità fondamentale: la ricerca!

Per concludere: con Evernote posso lavorare sulle mie note sia sul PC che sul Mac tramite un’applicazione molto immediata. Se sono in giro posso controllare ed aggiornare ogni cosa via web ed ho accesso ai dati anche dal mio iPhone. Tutto viene automaticamente sincronizzato da Evernote online in modo da avere sempre dati in tempo (quasi) reale sui diversi device.

Reblog this post [with Zemanta]

Ragionare in ottica “by product”

Oggi mi è tornato in mente un post di Jason Fried letto il mese scorso sul blog della 37signals, di cui è socio fondatore. Parla della teoria del by product con alcuni esempi di loro importanti prodotti che sono emersi dallo sviluppo di applicazioni web. Primo tra tutti è Ruby On Rails, il famoso framework di sviluppo web basato sul linguaggio Ruby, creato da David Heinemeier Hansson (anche lui attuale partner 37signals)  durante lo sviluppo di Basecamp.

Consigliando la lettura dell’articolo intero, cito un paragrafo particolarmente significativo:

When you make something you make something else. Just like they say you can not not communicate, you can not not make something else. Everything has a by-product. Observant and creative entrepreneurs spot these by-products and see opportunities.

La sostanza è che quando si ha un’idea, anche se sembra che risolva un problema specifico, forse è possibile estrarne un nucleo utile ad altri settori, utile alla risoluzione di problemi diversi che possono però condividere la stessa piattaforma tecnologica o framework. Per legarmi a quanto dicevo nell’ultimo post: un esempio potrebbe essere di pensare ad una soluzione web generica che possa essere applicata in tanti siti verticali.

A mio avviso questo è particolarmente importante per i piccoli imprenditori e professionisti, che possono trarre maggiori vantaggi dal doversi concentrare su singoli progetti – piccoli o grandi che siano – da cui estrarre una o più componenti riusabili e rivendibili. 🙂

Stay tuned!

Reblog this post [with Zemanta]

Web verticale vs Web orizzontale

Da un po’ di tempo mi interrogo se nel web la verticalizzazione sarà più futuribile dell’integrazione di vari temi, categorie, mestieri, etc.

I portali – quelli del web 1.0, che facevano di tutto di più – stanno sparendo ma sempre più c’è l’esigenza di filtrare l’informazione, di non avere troppi punti di accesso, di non disperdere le proprie informazioni ed interessi. Di questo ne sono certo ed è un altro punto di discussione, ma allo stesso tempo si sente l’esigenza di avere siti web specializzati che risolvano al meglio uno specifico problema.

Probabilmente la verità sta nel mezzo e vincerà la forte specializzazione verticale integrata da una qualche intelligenza superiore (riconducibile al web semantico?).

Staremo a vedere e se potrò anche fare, farò! 🙂

La scelta del nomeLa scelta del nome

Sottotitolo: l’importanza di chiamarsi Junior.

Parlare del logo mi ha fatto venire voglia di scrivere due righe sul nome.
njvitto
è un acronimo che uso da un bel po’ come account nei vari servizi online e per la posta personale.
Quando ho dovuto dare un nome alla mia impresa cercavo qualcosa di: non troppo italiano, semplice e facile da ricordare e significativo. Tralasciando la difficoltà di trovare qualcosa che mi soddisfacesse, la soluzione era sotto agli occhi, tutto per merito dello Junior che, con la sua iniziale, rende più interessante il semplice acronimo…O almeno a me sembra così!